COLLARE ELETTRICO ANTIABBAIO E ART. 727 C.P.: CASS. PEN, III, 28/08/23 N° 35847

Alla scoperta delle razze canine: l'Akita Inu

E’ LECITO L’USO DI COLLARI ELETTRICI ANTIBBAIO? O PUO’ COSTITUIRE VIOLAZIONE ALL’ART. 727 C.P.?

I collari elettrici antiabbaio sono dispositivi dotati di pioli di metallo posti a contatto diretto con il collo del cane, che emettono scosse elettriche in risposta alle vibrazioni delle corde vocali, creando dolore all’animale per farlo smettere di abbaiare ed indurlo a non abbaiare. L’apparecchio può anche essere controllato a distanza mediante un telecomando.

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LA NORMATIVA

Art. 727 c.p. Abbandono di animali

“Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.

Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”.

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LA SENTENZA

Nel caso affrontato da CASS. PEN., III, 28/08/23 N° 35847 è stato accertato che “…il collare portato dall’animale…non apparteneva alla tipologia di quelli suscettibili d’essere comandati a distanza – per i quali soltanto è necessario accertare se gli stessi siano stati o meno azionati al fine di verificare la concreta produzione di gravi sofferenze – bensì, appunto, a quelli che determinavano in automatico scosse elettriche al latrare del cane. …”

il quale azionava in automatico “…impulsi elettrici produttivi di quelle gravi sofferenze che certamente integrano il contestato reato di detenzione dell’animale in condizioni incompatibili con la sua natura. …”.

Giovanni Paris

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