GLI APPARTENENTI ALLA POLIZIA LOCALE POSSONO ACCERTARE LE INFRAZIONI STRADALI ALL’INTERNO DI TUTTO IL TERRITORIO COMUNALE, COMPRESE LE STRADE CHE NON SONO DI PROPRIETA’ COMUNALE?
Quasi ci si vergogna a porre tale domanda, ma è un fatto che qualcuno ancora contesta tale competenza e ci crede pure e allora non si sa se ridere o piangere.
Trattammo il caso in un precedente articolo con relativo approfondimento COMPETENZA TERRITORIALE POLIZIA MUNICIPALE
Registriamo sull’argomento la decisione della Cass. Civ., VI, 18/01/23 n° 1506 la quale ricorda come “…La giurisprudenza di questa Corte ha ripetutamente affermato che gli agenti e gli ufficiali di polizia municipale, in quanto organi di polizia giudiziaria, sono abilitati, in conformità della regola generale stabilita dall’art. 13 della l. n. 689 del 1981, a compiere legittimamente, nell’intero territorio di competenza, la loro attività di accertamento istituzionale nell’ambito dell’espletamento dei servizi di polizia stradale, restando l’organizzazione, la direzione ed il coordinamento di tali servizi elementi esterni all’accertamento e, pertanto, ininfluenti su detta competenza, né su quest’ultima incide la tipologia di strada che attraversa tale territorio. Pertanto, possono effettuare accertamenti e contestazioni di violazioni di norme del codice della strada anche quando il tracciato su cui si verifica l’infrazione sia una strada statale al di fuori del centro abitato…”,
concludendo che “…non può…reputarsi illegittima la contestazione della…violazione ove effettuata da agenti della Polizia Municipale in relazione a violazioni commesse su strade, che sebbene di proprietà non comunale, siano all’interno del territorio dell’ente di appartenenza. …”.
Giovanni Paris