IDENTIFICAZIONE EX ART. 349 C.P.P. – LA INTEGRAZIONE OPERATA DALL’ ART. 2/8 L. 134/21

Dieci furti commessi tra gennaio e dicembre del 2016. Arrestato dalla  Squadra Mobile 17enne, incastrato dalle impronte digitali

La L. 27-9-2021 n. 134 “Delega al Governo per l’efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari”, che introduce una serie di riforme del processo penale portate avanti dal Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, all’art. 2/8 ha introdotto una aggiunta al comma 2 dell’art. 349 c.p.p. “Identificazione della persona nei cui confronti vengono svolte le indagini e di altre persone”, il quale prevedeva che “Alla identificazione della persona nei cui confronti vengono svolte le indagini può procedersi anche eseguendo, ove occorra, rilievi dattiloscopici, fotografici e antropometrici nonché altri accertamenti.”,

ora quanto sopra è stato integrato con i seguenti periodi:

I rilievi di cui al periodo precedente sono sempre eseguiti quando si procede nei confronti di un apolide, di una persona della quale è ignota la cittadinanza, di un cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea ovvero di un cittadino di uno Stato membro dell’Unione europea privo del codice fiscale o che è attualmente, o è stato in passato, titolare anche della cittadinanza di uno Stato non appartenente all’Unione europea. In tale caso, la polizia giudiziaria trasmette al pubblico ministero copia del cartellino fotodattiloscopico e comunica il codice univoco identificativo della persona nei cui confronti sono svolte le indagini.”

Pertanto quei rilievi, svolti dalla polizia giudiziaria ai fini della identificazione e previsti come facoltativi, sono divenuti obbligatori quando si versa nelle particolari situazioni individuate dalla norma e cioè:

  • persona apolide,
  • persona della quale è ignota la cittadinanza,
  • cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea,
  • cittadino di uno Stato membro dell’Unione europea privo del codice fiscale o che è attualmente, o è stato in passato, titolare anche della cittadinanza di uno Stato non appartenente all’Unione europea,

con obbligo altresì per l’organo di p.g. operante di trasmettere al Pubblico Ministero copia del cartellino fotodattiloscopico e comunicare il codice C.U.I. della persona indagata.

Quando una persona ha lo stato di apolide? Un apolide (dal greco a-polis “senza città”) è la persona che non possiede la cittadinanza di nessuno Stato.

Che condizione giuridica ha un cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea? Il soggetto viene considerato “straniero” ai sensi dell’art. 1 del D.L.gs 286/98 “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”.

Sulle novità introdotte dalla L. 134/21 l’Ufficio del Massimario della Corte di Cassazione ha pubblicato la Relazione n° 60 del 03/11/21 (scarica e leggi) ove si tratta dell’argomento alle pagine 47 e 48.

DOMANDA: COSA E’ IL “CODICE UNIVOCO IDENTIFICATIVO – C.U.I.” ?

Abbiamo una sua definizione all’art. 2 del D.P.R. del 07/04/16 n° 87 “Regolamento recante disposizioni di attuazione della legge 30 giugno 2009, n. 85, concernente l’istituzione della banca dati nazionale del DNA e del laboratorio centrale per la banca dati nazionale del DNA, ai sensi dell’articolo 16 della legge n. 85 del 2009”, laddove propedeutica è la definizione del sistema A.F.I.S.:

“…d) AFIS (Automated Fingerprint Identification System): sistema automatizzato per l’identificazione delle impronte digitali del casellario centrale d’identita’ del Ministero dell’interno, Dipartimento della pubblica sicurezza, collocato presso la Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, Servizio polizia scientifica;

e) CUI (Codice Univoco Identificativo): codice alfanumerico generato in automatico dal sistema AFIS e legato univocamente alla persona di cui all’articolo 9 della legge o al consanguineo sottoposti a prelievo di un campione biologico;…”.

Si segnalano le LINEE GUIDA PROCURA TIVOLI L. 134-21 11-10-21 (scarica e leggi) con indicazioni sulla novità al punto 4.1 . 

L’obbligo del fotosegnalamento in discussione si aggiunge a due fattispecie già previste ugualmente come obbligatorie dall’ordinamento giuridico e disciplinate nel D.L.gs 286/98 “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”

all’Art. 4-ter/2.  “Lo straniero che richiede la proroga del visto ai sensi del comma 1 è sottoposto a rilievi fotodattiloscopici” e

all’Art. 5/4-bis.  “Lo straniero che richiede il rinnovo del permesso di soggiorno è sottoposto a rilievi fotodattiloscopici”.

Giovanni Paris

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